Ho letto del finanziamento di altri 110 milioni per il completamento della “nuvola” di Fuksas. Sì Fuksas, proprio lui, l’archistar che ha partorito il cubo-incubo che sovrasta Foligno, ci propina questa volta un enorme parallelepipedo tutto d’acciaio che contiene, al suo interno, una teca sospesa definita, appunto, “la nuvola” … Pensate pure quello che volete, ma nessuno mi toglie dalla testa che questa gabbia che trattiene un pezzo di cielo non sia nient’altro che la solita minestra dell’uomo che dice all’uomo: vieni, facciamoci mattoni e cuociamoli al fuoco … costruiamoci una torre per lanciare la nostra sfida alle stelle … Ancora una volta, riaffiora la tentazione babelica di possedere ciò che ci sovrasta, di rinchiuderlo dentro a uno scrigno per tenerlo alla nostra portata, di spegnere il cielo per occuparci soltanto di ciò che striscia rasoterra …
Ormai sono arrivata a credere che il detto “Non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace” sia una bene emerita grandissima ca…ta!!!!!!
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