L’incipit

Tra le mani “pietra, verso, flauto” di Gottfried Benn. Apro a caso e leggo: “Ciò che non esprimete non esiste”. L’iperbole virtuosa del poeta tedesco arriva dritta come una saetta …

Passare al setaccio livide parole per trasformarle in canto. 
Potarsi, stare nelle radici dentro al cerchio 
Attendere solitari ciò che germoglia e cresce. 
E poi sprizzare tralci, fare primavera
rivolti al sole come girasoli in festa.
Sanctus Sanctus, Dominus Deus,
grida la foresta.