Quel puntino nero con la mitra in testa

sarah-ansa

Volevo dirti che mi sono ritrovato per caso ad una messa presieduta dal Cardinale Robert Sarah. Ho avvertito subito qualcosa di diverso … Quel negro aveva una presenza…! L’ho scrutato tutto il tempo da dietro una colonna. Immobile come una montagna per tutta l’ariosa omelia di don Segundo. Lo sguardo fisso su un punto indecifrato … Poi s’è alzato per l’eucarestia … Rivedo, come fosse alla moviola, quel Corpo di Cristo elevato al cielo e poi deposto. Con quale grazia! I pidocchi bianchi avrebbero qualcosa da imparare … Devo dirti che per la prima volta mi è sembrato di udire la stessa voce di Sant’Agostino: «Io sono il cibo dei forti. Tu non trasformerai me in te, come il cibo del corpo, ma sarai tu ad essere trasformato in me». Eccomi, ho risposto, ma sono un osso duro, sappilo! Poi ho una montagna di cellule da scalare e imperscrutabili ghiacciai proprio a ridosso della vetta … Alla fine della messa quel puntino nero con la mitra in testa ha detto solo tre parole, apocalittiche: la missione del sacerdote è terribile; poi ha aggiunto, la chiesa è in un momento difficile, siamo su una barca e bisogna tener ben ferma la rotta …. quel negro aveva una presenza!