I lenzuoli appesi dentro Santa Sofia, usati per nascondere l’icona bizantina dell’Arcangelo Gabriele e i mosaici della Vergine Maria, svelano, meglio di qualsiasi trattato, l’ipocrisia del fratellame ecumenico e l’utopia bergogliana dell’unico Dio, decostruito, destrutturato, liofilizzato, pronto all’uso e buono per ogni palato. La distesa umana di culi proni che circondano l’antica Basilica di Costantinopoli (la “nuova Roma”) sono preludio funesto della sistematica e suicidaria sostituzione dei popoli, messa in atto dai potentati economici e dalle sottane vaticane, per offrire sul piatto d’argento ai neomaomettani quello che non sono riusciti a conquistare con le invasioni saracene …